“Il popolo di Dio ci guarda e attende da noi non semplici e scontate condanne, ma misure concrete ed efficaci da predisporre”, ha detto Papa Francesco nel primo giorno dei lavori dell'Incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa”. Il Pontefice ha consegnato il contributo delle diverse Commissioni e Conferenze episcopali come “punto di partenza” e non certo di arrivo: 21 punti di riflessione per agire subito, senza indugi, all’insegna della sinodalità, per “trasformare questo male in un’opportunità di consapevolezza e di purificazione” e “cercare di curare le gravi ferite che lo scandalo della pedofilia ha causato sia nei piccoli sia nei credenti”.
Dalla "valutazione psicologica" per i candidati al sacerdozio, ai protocolli specifici per le accuse ai vescovi, l’età minima per il matrimonio alzata a 16 anni che il codice di diritto canonico fissava invece a 14 anni, poi i percorsi di cura pastorale nelle diocesi, fino al rapporto con i media. Linee guida pratiche affinché si possa agire insieme, come è stato sottolineato nel briefing e affinché un vescovo non si trovi da solo ad affrontare l’emergenza dei casi.