Le prime parole di Francesco sono per le vittime perché “l’abuso, in ogni sua forma, – afferma – è inaccettabile”. Ricevendo in udienza la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, il Papa guarda al suo futuro che la vede inserita nel Dicastero per la Dottrina della Fede, ma conservando “libertà di pensiero e di azione” ma anche indipendenza. Nel suo discorso, sono diverse le indicazioni di lavoro che suggerisce, “bisogni più immediati che la Commissione può aiutare ad affrontare, soprattutto per il benessere e la pastorale delle persone che hanno subito abusi”.
Per questo vi esorto ad aiutare le Conferenze Episcopali – e questo è molto importante: aiutare e sorvegliare in dialogo con le Conferenze episcopali - a realizzare appositi centri dove le persone che hanno subito abusi e i loro famigliari possano trovare accoglienza e ascolto ed essere accompagnate in un cammino di guarigione e di giustizia, come è indicato nel Motu Proprio Vos estis lux mundi (cfr Art. 2). Tale impegno sarà anche espressione dell’indole sinodale della Chiesa, di comunione, di sussidiarietà.