È una novità che ha anche comportato una revisione dello statuto. Sarà Chiara Griffini, 47 anni, originaria di Brembio in provincia di Lodi, psicologa forense, a rivestire il ruolo di presidente del Servizio Nazionale per la tutela dei minori della CEI. Dunque una svolta rispetto al passato, considerato che si tratta di una laica. È emerso dal comunicato finale della 79.ma Assemblea generale della Cei svoltasi in Vaticano. L’esperta, che era anche membro del Consiglio di presidenza del Servizio nazionale, prende il posto dell’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni come presidente del Servizio nazionale istituito dalla Conferenza episcopale italiana per “studiare e proporre contenuti informativi e formativi, oltre che strumenti operativi, per consolidare nelle comunità ecclesiali una cultura della tutela dei minori, per rafforzare la sicurezza dei luoghi ecclesiali frequentati dai minori, sensibilizzare tutti gli operatori pastorali e prevenire ogni forma di abuso”.
Su tutti questi fronti Chiara Griffini – prima donna laica ad rivestire un ruolo direttivo nell’ambito degli Uffici pastorali Cei - è stata, in questi anni, sempre in prima linea. Tra i suoi tanti incarichi ilcoordinamento del progetto Safe grazie al quale, tra il 2019 e il 2021, nonostante il lockdown, sono stati preparati 1.200 operatori. L’obiettivo, come lei stessa ci aveva raccontato in un’intervista «Costruire una nuova sensibilità preventiva con la formazione di relazioni generative, capaci di restituire un’immagine buona di comunità. La mentalità generativa è quella che sa accogliere, accompagnare e lasciare andare. Così si promuove la vita. La mentalità abusante irretisce, trattiene, confonde e offende la vita».